Regia di John Boorman vedi scheda film
Quattro amici decidono di darsi all’avventura, in un weekend sul fiume, da guadare con la canoa, con tanto di accampamenti notturni e attività di caccia e pesca per garantirsi la sussistenza. Fermatisi per una pausa, conosceranno i veri pericoli della natura.
Caposaldo del cinema statunitense, “Deliverance”, in Italia tradotto “Un tranquillo weekend di paura” è un film con Jon Voight e Burt Reynolds, oltre ai caratteristi Ned Beatty e Ronny Cox. Il film si svolge tutto in esterni, nei boschi della periferia americana, in cui i veri pericoli si rivelano come al solito quelli della natura umana (gli animali si ascoltano solo in sottofondo e sono prede, non predatori). Tali pericoli si palesano non tanto e non solo nell’agguato ai canoisti perpetrato dai due temibili zotici locali, bensì dalle recrudescenze morali in merito a fatti ed atteggiamenti che riguarderanno il gruppo.
L’ambientazione agreste e l’isolamento della location, che nel cinema di oggi avrebbe suggerito mandriani sadici e torturatori, qui fa leva “semplicemente” sulla suspense legata ad una continua tensione psicologica, figlia di un’epoca che risente della guerra in Vietnam, trattata molto più che velatamente, per quanto in maniera non diretta, attraverso ambientazione selvaggia, azioni di guerriglia, scontro tra fucili e frecce, presenza di cecchini o perdite dolorose (ma da metabolizzare presto).
John Boorman firma il suo lavoro migliore in carriera, compatto ed equilibrato, senza nessuno sbarellamento ma diritto alla meta. Complici attori di prim’ordine perfettamente calati nella parte ed una sceneggiatura che sa caratterizzarli al meglio. Notevole il montaggio e memorabile l’unica musica del film, quella di Dueling banjo, protagonista dello splendido duetto chitarra-banjo di inizio film.
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