Regia di John Boorman vedi scheda film
Nominato per tre premi Oscar nel 1972 Deliverance (uscito in Italia come “Un tranquillo weekend di paura”) è un thriller efficace in un contesto di profonda avventura. La location è tutta in esterna lungo il fiume Chattooga in Georgia (Usa). Un gruppo di quattro uomini di città (di Atlanta) decide di fare un viaggio in canoa lungo un tratto di fiume che a breve verrà totalmente immerso centinaia di metri sotto le acque del lago che si andrà a formare a seguito della ultimazione di una gigantesca diga che fermerà il corso del fiume, modificando radicalmente la geografia del posto.
Il loro viaggio prende una piega inaspettata e decisamente pericolosa quando alcuni dei locali catturano due dei protagonisti, sottomettendoli sino ad una scena –piuttosto estrema- di stupro. La scena mantiene ancora oggi la sua efficacia ‘orripilante’, ed è immaginabile come abbia sconquassato i censori di quarant'anni fa. All’efficace disagio causato allo spettatore da questa e altre scene, vi è anche una gradevole ‘carezza’ derivante dalla scenografia di grande bellezza che si trova nel paesaggio naturale che è meravigliosamente catturato dal regista John Boorman. Davvero immagini naturalistiche efficaci come pochi altri film.
Il film ha un cast di “all-star”, di pesi massimi di Hollywood: Jon Voight e Burt Reynolds. Ned Beatty fa il suo debutto sul grande schermo al fianco Ronny Cox. La recitazione è ottima e i personaggi sono ben definiti fin dall'inizio. Fin dalla prima scena il pubblico è messo a conoscenza delle loro principali caratteristiche.
C'è una scena iniziale fantastica che è diventata nota come il 'duello’ del banjo. In esso, Drew (Ronny Cox) suona la chitarra accompagnando un ragazzo del posto deforme che mostra un’attitudine incredibile con il banjo. La musica è brillante e il suo effetto risuona attraverso l'intero film, anche se per la maggior parte, però, l'unico suono che si sente è quello del fiume e della foresta circostante. Fantastico! Questo dà al film un effetto naturalistico ruggente, che è accompagnato da momenti di silenzio. Di tanto in tanto si viene immersi dal suono delle rapide, ma il suo effetto assordante ci aiuta a separarci dal resto del mondo e accresce la sensazione di essere “tagliati fuori”.
Le scene di canottaggio attraverso l'acqua bianca e spumeggiante delle rapide sono spassose e ci sono stati diversi momenti in cui mi aspettavo che la canoa si capovolgesse, gettando gli uomini in acqua. All’inizio può sembrare che il film presenti la sfida, classica, tra uomo e Natura, mentre invece s’innesca inaspettatamente anche una ‘caccia’ tra uomini, che si avvia con la scena di violenza sessuale. L'impotenza di Jon Voight in questa scena è uno specchio alla nostra incapacità di staccare gli occhi dal video durante la visione.
Nel complesso sono rimasto favorevolmente impressionato. Voto: 7,5. E' quello che definirei un film "superficiale", in quanto non approfondisce le ragioni per cui le cose stanno accadendo, ma questo non è sempre un fatto negativo. Forse, se le ragioni degli attacchi di violenza fossero state precisate, le scene avrebbero perso parte della loro efficacia? Forse si, ... lo stesso ragionamento vale anche per altri film, penso ad esempio anche a pellicole come Funny Games!! E’ un film da non perdere.
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