Regia di John Boorman vedi scheda film
Per dare un po' di sale alla loro vita, quattro amici di Atlanta (Jon Voight, Burt Reynolds, Ned Beatty e Ronny Cox) decidono di attraversare in canoa il pericoloso fiume Chattooga tra i monti Appalachi, in Georgia. Inaspettatamente, sul loro cammino troveranno due balordi malintenzionati (Bill McKinney e Herbert "Cowboy" Coward) che useranno violenza carnale su uno di loro (Beatty). Per questo i quattro saranno costretti ad eliminarli, nascondendo poi l'accaduto alla polizia. Uno di loro (Cox) morirà durante il tragitto; un altro (Reynolds) tornerà assai malconcio.
Contrassegnato da un tema assai caro al regista, quello della dialettica tra natura e cultura (Duello nel Pacifico e, più tardi, La foresta di smeraldo), il film che John Boorman ha tratto dal romanzo Dove porta il fiume di James Dickey (che nel film veste i panni dello sceriffo Bullard), si inoltra, con piglio alla Rousseau, sul sottilissimo crinale dei fondamenti del diritto. E, senza pretendere di dare risposte apofantiche, coniuga perfettamente l'ambizione narrativa con la complessità filosofica del tema, attaccando "soprattutto il mito della natura [...], paradiso perduto in cui rigenerarsi o lavare i peccati della civiltà" (Mereghetti). Memorabile la scena del duetto di banjo (di Eric Weissberg) e chitarra che Ronnie Cox ingaggia con un ragazzetto minorato della zona. Vitalissima la fotografia di Vilmos Zsigmond.
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