Regia di Robert Mulligan vedi scheda film
Dopo quindici anni di servizio prestato nell’esercito come guida, Sam Varner decide di ritirarsi a vivere nel New Mexico presso una piccola fattoria accudita da un suo vecchio amico. Intanto, una donna bianca, Sarah,insieme al suo figliolo meticcio, fuggita da un accampamento indiano, viene intercettata e presa in carico dai soldati. Costei chiede a Sam, che sta per partire, di portarli con lui.
L’ex guida decide di accompagnarli presso la più vicina stazione ferroviaria. Qui fa i biglietti ai due compagni di viaggio che però non hanno una meta precisa né parenti che possano ospitarli, così Sam li invita a vivere nel suo ranch. Sarah ritrova la serenità accanto a Sam Varner, il quale invece, si ritrova a dover difendere la donna e il ragazzo dal sanguinario Apache, suo padre, che tenta in tutti i modi di riprendersi il figlio. La lotta diventa senza quartiere, dato che lo stesso Sam e il suo ranch sono ormai in costante pericolo.
Il trauma di una donna bianca rapita dagli indiani, un figlio avuto da uno di loro, la fuga dal “marito” malvagio. E’ questo il racconto del regista Robert Mulligan alle prese con un western insolito per la forte carica di tensione creata dalla minaccia continua di un pellerossa spietato, sempre in agguato silenzioso, invisibile.
Un film dall'inizio e dall'andamento alquanto lenti, che solo alla fine offre un colpo di scena. Una mattina, dopo una notte di sparatorie e attesa, Sam si ritrova faccia a faccia con l’indiano in un duello all’ultimo sangue.
Un western accattivante in cui Gregory Peck dimostra un talento particolare nell’interpretare questo genere di film, alla luce, anche, dei successi precedenti come “Duello al sole” e “Bravados”.
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