Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Dopo il successo mondiale di "Ultimo tango a Parigi",e le conseguenti beghe giudiziare in cui quel capo d'opera è incappato, Bernardo Bertolucci ebbe finanziamenti americani sostanziosi per realizzare un nuovo film, un progetto-fiume in cui il regista emiliano voleva comporre un'epopea in un'Italia rurale e dilaniata dall'avvento delle camicie nere,una storia di mota,erba,sangue e sudore e grida.Il colosso,in cui c'erano bandiere rosse per i produttori americani, viene diviso in due,e sono proprio due film consequenziali sì,ma molto diversi per timbro e tono narrativi:un cast impressionante(DeNiro,Depardieu,Sandrelli,Lancaster,Sanda,Sutherland,Hayden,R.Valli,A.Valli), riprese spettacolari, un grande film complesso eppure così coinvolgente da non stancare nonostante la durata molto ampia di tutti e due gli atti.La Storia di metà secolo ventesimo narrata per simboli,sentimenti, ricostruzioni pittoriche in immagini, con una linea narrativa dominata dall'assunto dell'impietosità del destino, della crudeltà degli uomini, delle anime di un paese rappresentato per due volte nel corso del film,tra i fronteggianti e pronti a eliminarsi Olmo(Depardieu),il comunista, e Attila(Sutherland),il fascista,e in mezzo il padrone Alfredo(DeNiro).Un affresco impegnativo, con pagine epiche, con molta violenza e scabrosità:decisamente un film da vedere con la parte più emotiva scoperta.
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