Regia di Jean Vigo vedi scheda film
"A propos de Nice" è il docomentario di 25 minuti circa con cui nel 1930, l'allora venticinquenne Jean Vigo (figlio dell'anarchico Miguel Almereyda, direttore della rivista satirica "Le Bonnet Rouge", morto in carcere a 34 anni) iniziò la sua purtroppo breve (anche se straordinaria e intensa come poche altre) carriera cinematografica.
Questo interessante documento interamente dedicato a qusta famosa località francese fu certamente influenzato dall'incontro fra lo stesso Vigo e un grande direttore della fotografia come il russo Boris Kaufman (fratello di Dziga Vertov), al punto da essere stato considerato da molti e non solo alla sua uscita, un tipico prodotto del cinema sovietico d'avanguardia di quegli anni. Questo ovviamente per quel che riguarda il lato strettamente estetico della rappresentazione perchè l'approccio non convenzionale della struttura narrativa adottata è frutto del già evidente talento del regista che privilegia uno sguardo di prioritario interesse sociologico, senza però per questo trascurare gli elementi naturali della rappresentazione. In questo, risulta davvero un'opera chiave nell'evoluzione del cinema documentario con un montaggio incalzante in cui si accostano immagini grottesche e irreali (molto provocatorie) che mostrano persino donne sedute al bar improvvisamente denudate utilizzate per evidenziare la fatuità della vita turistica della città con i suoi bar pieni di tavolini al sole, il la spiaggia, il carnevale e il casinò.
Vigo lo definì "un film che vuol mostrare quanto siano diffuse quelle volgari voluttà poste sotto il segno del grottessco, della carne e della morte e che costituiscon gli estremi sussulti di una società che rinnega sé stessa fino a provocare la nausea e la voglia di una soluzione rivoluzionaria".
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