Regia di Jean Vigo vedi scheda film
per l'epoca doveva essere veramente quanto di piu' eversivo ci si poteva aspettare da un film. Ma non e' una semplice polemica contro l'autoritarismo del sistema scolastico. E' soprattutto un grande poema in bilico tra lirismo e comicita'. Vigo non era solo un giovane arrabbiato: sapeva anche fare del gran cinema. A dimostrarlo, basterebbe la scena al ralenti della pioggia di piume, col ragazzino nudo che conferisce alla scena una carica eversiva di matrice anche erotica. La grandezza di Vigo sta come sempre nel modo in cui sposa realismo e surrealismo, prosa e poesia, mostrandoci la vita quotidiana dei suoi anarchici eroi, colta sull'attimo, nei comportamenti piu' burleschi e disinibiti: in America ci sarebbe arrivato solo Cassavetes nei primi anni 60, mentre i francesi questo film non lo possono tollerare
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