Regia di Jean Vigo vedi scheda film
Jean Vigo è stato definito una meteora nel cielo del cinema francese anni '30, e purtroppo è scomparso per una grave malattia a soli 29 anni. Il suo unico film lungo "L' Atalante" è da anni annoverato nelle classifiche dei dieci o venti migliori film della Storia del cinema; resta molto interessante ed essenziale per la sua conoscenza anche il mediometraggio di 47 minuti "Zero de conduite", un piccolo gioiello che si distingue per la veemenza della satira contro una classe borghese che fraintende completamente le regole alla base dell'educazione in un collegio per ragazzini, che saranno spinti dalle punizioni e dalla prevalente linea repressiva ad una sorta di rivolta anarchica e liberatoria.
Rivisto oggi, si apprezza la felicità dell'invenzione e la ricchezza delle notazioni satiriche, anche se forse non ha proprio torto chi ha osservato che il breve film ha uno svolgimento un po' slegato, probabilmente dovuto ai tagli che la pellicola subì prima di essere ritirata e proibita alla visione fino al 1945 perché "contraria ai valori della nazione francese".
Vigo non ha bisogno di chissà quale trama per mettere a segno le sue gag e la sua presa in giro, di chiara matrice eversiva (era figlio del noto anarchico Miguel Almereyda), che per l'epoca poteva risultare piuttosto pesante, mentre oggi non suscita certamente quel tipo di scandalo o indignazione. Ho l'impressione che nel formato breve il film funzioni ottimamente, ma che forse alcune idee e alcuni spunti di situazioni e personaggi potevano essere più approfonditi; resta un film a suo modo geniale e certamente la dimostrazione di una forte personalità d'autore che avrebbe avuto bisogno di più tempo per poter sviluppare una vera poetica personale. Punto di riferimento obbligatorio per tutti i film successivi che tratteranno il tema dell'infanzia violata nelle scuole e dell'abuso perpetrato da finti educatori come "I quattrocento colpi" o "Se", il film vede nel cast perlopiù attori sconosciuti, con l'eccezione di Jean Daste' che ritroveremo protagonista di "L'Atalante" e che qui dà al suo personaggio movenze che citano esplicitamente Charlot.
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Voto 9/10
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