Regia di Jean Vigo vedi scheda film
In un grigio e spietato collegio statale, tra punizioni e assenza della ben che minima umanità, un gruppetto di ragazzini dà vita ad una rivolta.....
So che molti lo considerano un capolavoro, ma io non ho potuto a meno di vederne i limiti, accanto ai pregi. Sono naturalmente d'accordo che vada precisato che il film fu pesantemente tagliato dalla produzione, fatto che probabilmente spiega tutto.
La narrazione mi è infatti apparsa sfilacciata e saltellante qua e là, con la sola ossatura del gruppetto di ragazzini del collegio. Sembra che il regista volesse condannare certe istituzioni che, con un eccessivo e generalizzato ricorso alla punizione, diventavano delle piccole prigioni, che producevano negli educandi l'effetto opposto. Cioè, invece che insegnare la disciplina e lo studio, suscitano ribellione e disprezzo.
Probabilmente c'è nel film un qualche messaggio anarchico, ma non troppo evidente. Più di così, non mi spingerei. Molti di noi, infatti, a quell'età avevano gli stessi desideri dei ragazzini del film, e, se hanno partecipato a colonie o simili, ha fatto cose molto vicine alla gazzarra finale che vediamo qui. Vigo, forse, volle rappresentare la vitalità e l'energia di quella fase dello sviluppo, che è refrattaria alle regole (specie se sadiche) ed attratta dalla trasgressione.
Ho visto la visione restaurata presentata da Fuori Orario, la quale lascia stupiti per i risultati raggiunti. L'immagine è semplicemente perfetta, per chiarezza, dettagli, e stabilità. L'avevo infatti già visto negli anni '90 in una delle versioni che allora circolavano, deteriorate e vittima di duplicazioni di vario tipo. Si riusciva a malapena vedere qualcosa...
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