Regia di Ken Loach vedi scheda film
La prima cosa da ricordare è che questo film di Ken Loach fu realizzato prima di "In nome del padre" (1993), di "Michael Collins" (1996) e di" Bloody Sunday" (2002). Prima di diventare un regista "di bandiera" (rossa, naturalmente), Loach realizzò questo film poco conosciuto, ma molto meritevole nel denunciare i metodi "cileni" usati dalla polizia inglese nei confronti di appartenenti (o molto presunti tali) all'IRA. Ovviamente, certi segreti non si possono rivelare, per motivi di "sicurezza nazionale", anche quando il lavoro sporco della polizia lascia sul terreno vittime "eccellenti", come un noto avvocato americano. Dietro alle operazioni di sicurezza svolte nell'Ulster vengono nascoste una serie di vergogne, che vanno dalle torture perpetrate nelle caserme ai complotti per far cadere i governi laburisti a vantaggio di quelli conservatori. In questo senso il modello di Ken Loach sembra essere quel piccolo capolavoro (cresciuto nella memoria collettiva nel corso degli anni) che è "Missing" di Costa-Gavras ed anticipa un altro film epocale come "JFK" (1991) di Oliver Stone. L'agenda nascosta è un film che appassiona sia sul versante politico che su quello puramente narrativo, e il finale amaro rende maggiore l'indignazione dello spettatore. Una pagina di cui gli inglesi, ma in particolare i sostenitori del thatcherismo, dovrebbero vergognarsi.
Molto credibili gli interpreti, con la brava Frances McDormand - ma non è una novità - su tutti.
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