Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Nel 1962 si consuma il dramma interiore di un ragazzo che: non ha voglia di lavorare, ha una bella fidanzata che però lo annoia, ha una relazione con una zietta giovane, carina e pimpante con il quale non sa come comportarsi per il futuro, sta pensando di aderire al Partito Comunista Italiano come un suo amico intellettuale...Poi qualche tempo dopo sarebbero iniziati in tutta Europa i primi moti giovanili. PRIMA DELLA RIVOLUZIONE c'erano i giovani che non sapevano com'è girato un martello (ma andate a lavorare...), durante la Rivoluzione imbracciarono tutti la falce e il martello, finita la Rivoluzione la visione di un film datato (anche come idee) come questo creò la generazione dell'incudine e del martello, cioè que ragazzi che (come il sottoscritto) mettevano le palle su di una incudine e se le prendevano a martellate per la noia provocata dalla visione (ho provato a vederlo tre volte e sempre mi addormentavo! L'ultima volta mi sono sforzato e sono arrivato fino alla fine del film per poterlo recensire!). Comunque in mezzo a dialoghi noiosi ci sono pure (per fortuna!) momenti interessanti come quando i protagonisti dalla torre si mettono a guardare nel cannocchiale in una sequenza che sembra girata in un sistema stereoscopico. Il giovane protagonista è interpretato da Francesco Barilli, futuro regista di alcuni tra i thriller più belli mai girati in Italia (IL PROFUMO DELLA SIGNORA IN NERO, PENSIONE PAURA, etc..). Nei panni dell'amico il giornalista Morando Morandini (ha lavorato anche per Film Tv), uno specialista di dialoghi noiosi. Ai posteri (in tutti i sensi!) l'ardua sentenza sul valore (tecnico? Storico? Politico? Etc?) del film!!!
I dialoghi!!!
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