Regia di Jeremiah Chechik vedi scheda film
Benny e Joon è un'opera molto particolare e a mio parere sottovalutata, che alterna nelle dosi più adeguate e con il giusto equilibrio, romance e commedia.
Nonostante una certa malinconia di fondo, trova l'apice del suo successo figurativo nella tenerezza e nei buoni sentimenti che propone con delicatezza e originalità.
La trama tratta argomenti sensibili e spiacevoli, come l'emarginazione e la solitudine vissuta da persone ritenute eccentriche, timide e con disturbi mentali. Eppure, nonostante temi tanto seri e impegnativi, il personaggio interpretato da Johnny Depp riesce con la sua semplicità e candore a donare una tenera vena romantica, a tratti esilarante, al film, colorando ogni dramma con un soffio di speranza e dolcezza.
È il protagonista perfetto per questo genere di storie.
Interpreta con intensità un mimo eccentrico e giocherellone, che accingendosi a imitare Charlie Chaplin e perfino Buster Keaton, conquista con la sua sensibilità e tolleranza non soltanto il cuore del pubblico – che già lo aveva apprezzato nel ruolo di "Edward mani di forbice" – ma anche quello di una ragazza affetta da disturbi mentali, che troverà un po' di "normalità" nella sua triste vita quotidiana, proprio grazie a lui.
La loro storia d'amore del tutto atipica lascia qualcosa dentro e scalda il cuore nel suo tentativo di dimostrare che la purezza di un sentimento vero e profondo tra due anime affini può vincere e affrontare qualsiasi difficoltà.
Un'opera in definitiva divertente e commovente al tempo stesso, proprio come lo era il cinema muto di Charlie Chaplin.
Vale il biglietto principalmente per la presenza di un istrionico Johnny Depp forse mai stato così bravo e carismatico.
Buono anche il resto del cast. Adeguato e convincente Aidan Quinn nel ruolo del fratello apprensivo di Joon e bravina e ben calata nella parte di una ragazza disadattata, Mary Stuart Masterson. Soltanto Julianne Moore e un tantino insipida e di poca utilità alla trama.
La narrazione è un po' lenta e non estranea a qualche calo di ritmo e momento di noia, ma di film così ricchi di anima che sappiano sdrammatizzare con lodevole e pulita ironia sulle malattie, sulla depressione e sulla solitudine, ne abbiamo davvero bisogno perché raramente se ne vedono ormai.
Secondo me è uno dei migliori film di Depp e anche una delle rare volte in cui lo si vede impegnato in una commedia romantica.
L'epilogo fa sorgere spontaneo un sorriso sul volto.
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