Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Per un "duro" come Mario Monicelli deve essere difficile ammetterlo, ma credo che "L'armata Brancaleone" sia stato uno dei film più amati tra i tantissimi che ha fatto. Infatti, dal sequel di pochi anni dopo, a "Bertoldo, Bertoldino ..." e il successivo "I picari", spesso il regista toscano ha cercato di ricreare quell'ambientazione, quella ricerca e sfida di una commedia in costume con un italiano arcaico e inventato assieme, ma mai ottenendo il successo dell'originale con Gassman. Adattando il famoso testo di Giulio Cesare Croce, da cui diversi stralci anni fa venivano letti nelle scuole, Monicelli e i suoi sceneggiatori hanno preso spunto anche da tanta cultura patrimonio dell'umanità e , pur restando fedeli al libro, hanno immesso qua e là spunti da molti classici: peccato che tanta operosità intellettuale freni e attutisca l'effetto ridanciano di un'opera che , come nel film con Montesano e Giannini , sa poco di spontaneo, non lascia iniziativa ai bei nomi messi assieme, e come un banchetto preparato stando troppo ai testi di cucina, manca di verve autoriale vera, e dello spirito fieramente anarchico del maestro di "Amici miei".
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