Buffoni svagati e balordi, ma provvisti di un'astuzia contadinesca e di un buonsenso ruspante che permette loro di cavarsela nelle situazioni strampalate in cui si vanno a cacciare, si passano il "sapere" da una generazione all'altra. Grazie a tali doti, Bertoldo riesce a reggere il difficile confronto con il re Alboino, che lo farà barone, e a dare il benservito al mistificatore Fra' Cipolla.
Note
Monicelli porta sullo schermo le imprese dei personaggi usciti dalla penna del cinquecentesco Giulio Cesare Croce e del Boccaccio. Operazione colta, con tanto di citazione delle fonti. Interpreti di collaudato mestiere, ma l'insieme risulta debole.
Le vicende di Bertoldo, spiantato villano dalla favella svelta e dal figlio scemo regalano due ore di genuino divertimento con un grandissimo Tognazzi, ben supportato da Alberto Sordi, Lello Arena e Maurizio Nichetti. Monicelli ha mestiere e lo sfrutta tutto.
purtroppo siamo molto lontani da Brancaleone,persino nell'uso babeliko del dialetto;si ride poko,moralmente è poko significante ed innokuo,senza grinta né irriverenza;non ha skatti,né voli nell'immaginario.
Anche in pieno medioevo Tognazzi riesce a superarsi ancora una volta. Commedia dell'assurdo, si tratta di un film strampalato e se vogliamo non spettacolare ma si ride ed è questo l'importante.
Il villico Bertoldo (Ugo Tognazzi), in paese per acquisti, conquista il Re Alboino (Lello Arena) con la sua saggezza e simpatia (memorabile l'incontro tra i due: il sovrano vuol far pagare al popolo l'aver annusato il cibo delle cucine reali, il saggio popolano lo ripaga con la stessa moneta, infatti gliene fa solo sentire il suono, visto che del mangiare ha sentito solo l'odore) e viene da… leggi tutto
Buon film molto sottovalutato.
Un Lello Arena che fa schiattare dal ridere,un grande Tognazzi,un sornione Sordi ed uno stralunato Nichetti.
Le fonti sono tante e alte da Petito a Edipo, Aristofane,Chaucer,Croce,Boccaccio,Machiavelli ed il Belli per la sceneggiatura ad 8 mani di Suso Cecchi D'Amico,Monicelli e Benvenuti & De Bernardi.
Musiche belle di Piovani
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Commedia grottesca davvero gustosa con un cast di attori straordinario e ben assortito su cui spicca, inutile dirlo, il talento di Ugo Tognazzi senza nulla togliere agli altri personaggi, le cui caratterizzazioni sono comunque notevoli. Forse si poteva ridurre una mezz'oretta senza nulla togliere al risultato finale ma - anzi - snellendo un po' la visione ma nel complesso il film si guarda con… leggi tutto
Si perdona tutto, in nome di una qualche forma di "licenza poetica", in questo film d'ambientazione medieval- grottesca, a partire dall' abuso di un degrado sociale esaltato a scopo satirico, con anacronismi tipo l'espressione: "te vegna un càncher !", nonché il linguaggio usato: un artificio di voluta invenzione che, come in "Brancaleone", utilizza moderne…
Buon film molto sottovalutato.
Un Lello Arena che fa schiattare dal ridere,un grande Tognazzi,un sornione Sordi ed uno stralunato Nichetti.
Le fonti sono tante e alte da Petito a Edipo, Aristofane,Chaucer,Croce,Boccaccio,Machiavelli ed il Belli per la sceneggiatura ad 8 mani di Suso Cecchi D'Amico,Monicelli e Benvenuti & De Bernardi.
Musiche belle di Piovani
Commedia grottesca davvero gustosa con un cast di attori straordinario e ben assortito su cui spicca, inutile dirlo, il talento di Ugo Tognazzi senza nulla togliere agli altri personaggi, le cui caratterizzazioni sono comunque notevoli. Forse si poteva ridurre una mezz'oretta senza nulla togliere al risultato finale ma - anzi - snellendo un po' la visione ma nel complesso il film si guarda con…
Tognazzi è Bertoldo, un contadino spiritoso ed astuto che riuscirà a sfuggire alle tirannie del Re ed a farsi benvolere da lui...
Terribile scivolone di Monicelli che realizza una commedia veramente fioca, scontata, scialba e qua e là persino grossolana. Tognazzi è abbastanza sprecato e Sordi, in un piccolo ruolo, ancora di più.
come al solito, se un film è italiano e chi lo produce non è un sinistroide conformista e la sceneggiatura non è spiccatamente finto-moralista , non è gradito al pubblico semi colto che partecipa alle votazioni. Ebbene questo è un piccolo gioiellino della commedia a tinte bislacche, dell' epoca di quando ancora si poteva guardare un film trash che avesse…
Il villico Bertoldo (Ugo Tognazzi), in paese per acquisti, conquista il Re Alboino (Lello Arena) con la sua saggezza e simpatia (memorabile l'incontro tra i due: il sovrano vuol far pagare al popolo l'aver annusato il cibo delle cucine reali, il saggio popolano lo ripaga con la stessa moneta, infatti gliene fa solo sentire il suono, visto che del mangiare ha sentito solo l'odore) e viene da…
Monicelli, in odore di sequel di Brancaleone, fallisce parzialmente, pur senza partorire un mostro o addirittura abortire. Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno è in fondo un buon film, tratto dagli scritti di Giulio Cesare Croce di inizio XVII sec., dai dialoghi ben costruiti (in un misto volgare-italiano moderno sul modello di Brancaleone) e con un cast ben assortito - Tognazzi su tutti,…
Erano passati quasi vent’anni da quel capolavoro che fu L’armata Brancaleone quando Mario Monicelli portò sul grande schermo quest’altro film, a cui, inevitabilmente, l’epopea stracciona di Brancaleone da Norcia si ricollega. Se non altro per due fattori comuni: la ricerca di un linguaggio brullo e ruspante; l’atmosfera medievale anticonvenzionale. Stavolta…
Per un "duro" come Mario Monicelli deve essere difficile ammetterlo, ma credo che "L'armata Brancaleone" sia stato uno dei film più amati tra i tantissimi che ha fatto. Infatti, dal sequel di pochi anni dopo, a "Bertoldo, Bertoldino ..." e il successivo "I picari", spesso il regista toscano ha cercato di ricreare quell'ambientazione, quella ricerca e sfida di una commedia in costume con un…
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Commenti (7) vedi tutti
Buon film molto sottovalutato.Un Lello Arena che fa schiattare dal ridere,un grande Tognazzi,un sornione Sordi ed uno stralunato Nichetti
leggi la recensione completa di antonio de curtisLe vicende di Bertoldo, spiantato villano dalla favella svelta e dal figlio scemo regalano due ore di genuino divertimento con un grandissimo Tognazzi, ben supportato da Alberto Sordi, Lello Arena e Maurizio Nichetti. Monicelli ha mestiere e lo sfrutta tutto.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloBrutto scivolone di Monicelli.
leggi la recensione completa di Carlo Cerutiin questo film boccacesco l'unica cosa positiva sono i costumi e ugo tognazzi.
commento di chen kuan taipurtroppo siamo molto lontani da Brancaleone,persino nell'uso babeliko del dialetto;si ride poko,moralmente è poko significante ed innokuo,senza grinta né irriverenza;non ha skatti,né voli nell'immaginario.
commento di howlMonicelli (e Sordi) nella fase calante …
commento di DaltonAnche in pieno medioevo Tognazzi riesce a superarsi ancora una volta. Commedia dell'assurdo, si tratta di un film strampalato e se vogliamo non spettacolare ma si ride ed è questo l'importante.
commento di simon