Regia di Norman Jewison vedi scheda film
Un Frank Capra reinventato, insomma riattualizzato e molto più cinico, dove per testimonial di una generazione passata si esibisce Peck, in un ruolo che ricorda molto da vicini certi personaggi di Capra, ma poi prende il sopravvento il cattivissimo e cinico De Vito, in un ruolo che sembra essere scritto appositamente per lui.
Preso da un commedia tatrale, conserva un buon intreccio, ma poi spicca pienamente il volo in un cinema ben guidato da Jewison, regista non certo di secondo piano.
Particolarissima la tensione erotica ed non raccontabile che scaturisce dal nanerottolo De Vito e la sofisticata donna di affari che viene impersonata benissimo dalla Miller; sulla carta sembra improponibile la cosa, ma è tanta la bravura delgi attori, fuori da ogni complesso, e del regista che riesce ad amalgare il tutto in un impasto davvero formidabile.
Una bella chica di scenggiatura con un nom,e come Alvin Sargent.
Una cosa la stavo notando fra un pausa e l'altra dell pubblcità: ma Berlusconi non si è accorto che quel personaggio, almeno inizialemnte, lo rappresenta alla perfezione, trascurando senz'altro il finale....Insomma un cavallo di Troia, di cui non si è accorto né lui ne i programmatori!!
Un affatrista senza scrupoli cerca di prendetre il sopravvento in una società che ha vissuto sempre fuori dal giro di busness studiato in borsa.
Un ripescaggio non certo qualunque per un'attrice dalla ottima professionalità
Fisicamente ed interprettivamente ineccepibile
Ruolo d'epoca rivisto con un linguggio più libero e che lui sa portare avanti con vera professionalità
Un genio di questo genere e lo ha dimostrato anche nelle sue regie mai qualunquiste, qui raggiunge vertici davvero ragguardevoli.
Regista di classe e che ha saputo sempre agganciarsi ad ottime sceneggiature ed idee, che ha guidato con un alto livello registisco
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