Regia di Richard Attenborough vedi scheda film
Il film avrebbe meritato più attenzione, non solo per l'incredibile resa interpretativa di quel talentuoso Robert D.Jr. ma anche per il soggetto che tratta: stiamo parlando del personaggio che ha inventato “il Cinema”! il biopic di Attenborough meritava molto di più: film e attore! 8! e un + per uno strepitoso Robert.D.Jr. altro che drogato!
La donna sui binari ;) un classico per l'epoca! credo corrisponda all'incirca all’attacco alla morte nera in Starwars :D
L'ho rivisto proprio ieri notte, e mi chiedo come non sia potuto piacere: fanno biografie su cani e porci, e questo "Charlot" passò quasi in sordina: mi ricordo la sua uscita, restai strabiliato dalla mimesi dell'attore, al tempo non ancora così famoso.
Anni dopo, rivedendo il film, mi accorgo di quanto bravo sia stato bravo Downey Jr. ...il quale avrebbe meritato almeno un riconoscimento importante, sebbene si sia aggiudicato almeno un BAFTA all'attore.
Piuttosto, vorrei sottolineare l'emozione che procura nel rivedere alcune delle scene più celebri del geniale Chaplin... ti passa davanti una vita... le ricordavo tutte, quando da bambino, i suoi film ad allora già vecchissimi, passavano ancora in tv: “il vagabondo”, l'orfanello de “Il monello”... come sapeva commuovermi... e ancora, il pugile che si nasconde dietro l'arbitro, troppo divertente! l'operaio che passa attraverso gli ingranaggi, la cavia per testare i cibi “automatizzati”... che bei ricordi!
bellissima questa scena, a sottolineare la spontaneità dell'uomo su l'attore!
Uno che non son mai riuscito a vedere è stato “Il Dittatore”, che ricordo solo per la celeberrima scena dei palleggi artistici con quel mappamondo gonfiato!
Quanto al film, quasi non si nota poi molto lo stacco dai filmati d'archivio... alle scene girate da Robert D Jr. per quanto la mimesi è riuscita, per quanto è stato bravo!
Se posso muovere una piccola – non critica, giusto un appunto – credo che con l'invecchiare del personaggio, l'attore avrebbe dovuto rallentare un po' le movenze, invece di apparire sempre troppo pimpante: in particolare mi riferisco alla scena i cui gesticola animatamente mimando una scena, o quando rifà la scena del suo personaggio ne “Il dittatore”... solo alla fine, impersonando il grande Chaplin ormai alla fine dei suoi anni, downey calca molto sulla lentezza dei riflessi; la cosa avrebbe dovuto apparire più graduale, tutto qui...
E poi, che altro? Ah, sì, uno come Hopkins nel ruolo del biografo... beh, ecco, l'ho visto un po' sacrificato.
E comunque non è l’unico attore di peso nell’“importante” cast: spiccano qua e la alcuni attori di grido di quel tempo (sono passati 31 anni, eravamo nel 1993).
Innanzitutto, nel ruolo della tribolata madre, troviamo la reale figlia del personaggio, la più celebre ed ancora in vita, Geraldine Chaplin, che ho trovato soave e delicata... giusto binomio con il protagonista.
Inoltre, Dan Aykroyd, Marisa Tomei (i due registi che tennero a battesimo il giovane Chaplin al suo esordio nel cinema quando Hollywood era ancora agli arbori)...
...un ottimo Kevin Kline che ridà vita e verve ad un Douglas Fairbanks d’annata in una maniera che ho trovato particolarmente convincente...
E ancora... un energico James Woods nei panni del motivato avvocato nella causa di “riconoscimento di paternità”...
un Kevin Dunn in quelli del nemico giurato J.Edgar Hoover...
...ed infine, ad impersonare un paio delle tante, troppe mogli del grande artista britannico, troviamo Diane Lane, e Milla Jovovich, quest’ultima al tempo molto in voga, appena discesa dalle passerelle è salita sul set dove, bene o male, si è poi mantenuta più o meno stabilmente per un po’ di anni, mettendo a segno anche un paio o due di ottimi personaggi (“Giovanna D’Arco” e la prostituta di quel bellissimo “He got game” in primis).
Manco a farlo apposta, Milla J. impersona Mildred Harris, la famosa prima moglie, quella sposata ancora minorenne, e che tanta risonanza, ma pure scalpore e scandalo, procurò a Chaplin: costei provò anche a togliere al coniuge la proprietà intellettuale di un film girato con lei;
Diane Lane è invece Paulette Goddard, la terza... o “presunta” tale... quella che nel film viene dipinta come la più buona delle sue ex, anche per non aver sbranato con gli alimenti il popolarissimo ex marito, come tentarono invece le precedenti, coniugi o amanti che fossero.
In un piccolo ruolo compare anche il futuro sex symbol di “X file”, David Duchovny.
Ah già, il regista, un certo Richard Attenborough, uno che di opere cinematografiche trasposte da biografie a quanto pare se ne intende (ricordiamo tutti il successo planetario di Ghandi, prima di quel film... chi davvero aveva mai sentito parlare de “Il mahatma”?! J
Per il resto, è un ottimo film, o meglio... un film che, dato il soggetto, avrebbe meritato più rispetto!
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