Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Eroe o traditore? Meglio sicuramente il primo, ma quando la verità torna in superficie dopo tanti anni ed inconfutabilmente dimostra che Athos Magnani era un traditore, allora tanto vale tacere e fuggire. Anche per non deludere la fila, accorsa alla celebrazione, di ex partigiani ed antifascisti che nella figura di Athos vedono un punto di riferimento ideale. Tratto da un racconto di Borges e sceneggiato con De Gregorio e Parolini, questo film di Bertolucci si propone non tanto di ripercorrere o addirittura rivalutare un periodo storico difficile ed inquieto come quello del ventennio fascista, ma di far luce su concetti come quelli, per l'appunto, di eroe, di traditore, di onore e di vergogna: la Storia ci consegna dei personaggi positivi o negativi, ma sta a noi saper distinguere il vero dal falso, la menzogna dalla realtà. Ambientazione padana tanto cara al parmense Bertolucci (la storia si svolge nell'immaginario paesino di Tara, in realtà siamo nella provincia di Mantova, a Sabbioneta), non convince del tutto il protagonista Brogi, spesso un po' contratto o artefatto nella recitazione. 6/10.
Athos Magnani è stato un comunista emiliano assassinato dai fascisti. Suo figlio ha il suo stesso nome e torna nel paesino paterno trent'anni dopo la morte del padre per una celebrazione del defunto. Lo attende un'inquietante verità: il padre era in realtà un traditore e si fece assassinare per la vergogna.
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