Regia di Otto Preminger vedi scheda film
Preminger si cimenta nell'epico con discreti risultati. Assolato e preciso nello svolgimento, mantiene una corretta adesione storica negli eventi, sebbene nel dettaglio si abbandoni a qualche relazione pretestuosa per insaporire una trama altrimenti animata solo da secchi avvenimenti all'insegna della fuga e della lotta armata. I drammi umani dei singoli, insomma, alimentano ed accrescono meglio, sotto il profilo filmico, quello di un popolo sin troppo martoriato dalla tragedia dell'olocausto. La conquista di una patria viene mostrata prevalentemente sotto il profilo fisico ed emotivo, su un terreno di scontri e contrasti con britannici ed arabi. Mentre quello strettamente diplomatico si scruta e si ode solo da lontano. Una pecca è però fin troppo evidente: incentrandolo principalmente sugli ebrei e secondariamente sugli inglesi, si è escluso quasi totalmente il punto di vista del mondo arabo. Buona l'azione ed il ritmo che mantengono sempre viva l'attenzione nonostante la proibitiva durata e sufficientemente informativo, dopotutto, benché diverse questioni rimangano in sospeso (volutamente lasciate?). Con molto anticipo rispetto a "Pulp Fiction", si può osservare una elaborata e ottimamente prolungata scena thrilling culminante in una disperata iniezione dall'esito incerto.
Celebre il tema musicale.
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