Nel 1947, a Cipro, trentamila ebrei, provenienti dai lager nazisti, premono per andare in Palestina. Mentre la decisione delle Nazioni Unite si fa attendere, un gruppo di seicento profughi, guidato da un esponente dell'organizzazione clandestina ebraica, intende forzare il blocco organizzato dagli inglesi per giungere al più presto possibile nella agognata Terra Promessa. Sono da superare anche le resistenze degli arabi, che ormai da millenni occupano i territori palestinesi. I seicento profughi ebrei riescono a vincere la forte opposizione anglo-araba attraverso l'organizzazione di uno sciopero della fame di cento ore. Successivamente armano una nave a cui danno il nome di "Exodus" e prendono il mare, sbarcando poi in Palestina.
Note
Le esigenze dello spettacolo non escludono una ricostruzione dei fatti e dei diversi punti di vista abbastanza puntuale ed equilibrata (ad eccezione della posizione tenuta durante la crisi dagli Arabi non moderati). Il cast "all star" è funzionale alla storia.
Interessante perché parla di una pagina di cui si sa poco (la nascita di Israele e la spartizione della Palestina) però la vicenda è resa in modo un po' stereotipato e di parte. Paul Newman non è assolutamente adatto al personaggio del leader ebreo. Anche l'americana platinata è poco credibile.
Voto 6. Filmone di tre ore e mezza sulla tormentata nascita dello stato di Israele. A distanza di quasi cinquanta anni il tema, come è noto, resta di drammatica attualità. Oggi, probabilmente, un film sul tema è davvero impossibile, dato che qualunque punto di vista sarebbe a priori ritenuto incompleto o, peggio, sedizioso. Nel film si punta decisamente ad una prospettazione di compromesso,… leggi tutto
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Sono cresciuta senza, di conseguenza non mi mancano: ma alcuni, da film più vecchi di me, sono talmente belli da spingermi a guardarli a ripetizione! (e sceglierne sette è stata dura, prevedo…
Tanti credono Israele speciale, da qualunque punto di vista lo si guardi. Per chi lo ama, è, a dirlo con le parole di Amos Oz “un Paese che nasce dai sogni e dalla speranza”. A chi lo odia, un tiranno invasore. …
E' francamente un film bruttino. Non funziona quasi niente. E' troppo prolisso ma comunque confuso. La sceneggiatura spinge su alcuni elementi tralasciandone completamente altri. I personaggi non sono delineati. Gli attori completamente fuori parte (soprattutto Paul Newman). Di certo non è la faziosità (per altro non eccessiva) il suo peggior difetto. Anzi direi…
Otto Preminger è un genio dimenticato; quando vengono citati i grandi registi del periodo d'oro hollywoodiano lui non figura mai; eppure è stato un innovatore, un precursore del crudo realismo …
Ricerca della felicità individuale, fughe da realtà invivibili, esodi di massa in presenza di circostanze drammatiche. L'uomo si mette in movimento, spesso con dolore a volte con gioia e speranza, e lascia la sua…
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Commenti (3) vedi tutti
mi è piaciuto il film quasi come il romanzo. Paul Newman è perfetto, un attore ebreo askenazita che fa la parte dell'ebreo askenazita
commento di matanahInteressante perché parla di una pagina di cui si sa poco (la nascita di Israele e la spartizione della Palestina) però la vicenda è resa in modo un po' stereotipato e di parte. Paul Newman non è assolutamente adatto al personaggio del leader ebreo. Anche l'americana platinata è poco credibile.
commento di Artemisia1593Film di propaganda, esageratamente di propaganda.
commento di sillaba