Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Questo non è sicuramente uno dei capolavori di Eastwood ma è comunque una pellicola più che interessante, soprattutto per quanto concerne i contenuti umani. L' eccentrico ed insoddisfatto regista interpretato dal vecchio Clint è il classico uomo tutto d' un pezzo (già interpretato tante volte) che non indietreggia di fronte a niente e nessuno. L'ossessione per la caccia all' elefante che lo attanaglia durante le riprese del proprio film in Africa non è altro che l' ennesima ma forse ultima possibilità di mettere alla prova se stesso. Senza compromessi e con un certo egoismo rincorre la propria chimera non curante di quello che gli accade intorno, rapito dalla smania per la caccia e accecato dal desiderio di affermare il proprio ego sulla natura attraverso l' uccisione di una creatura mitica. Solo il dramma di una perdita inutile ne ridimensionerà la brama riportandolo alla triste realtà. Chiaro omaggio a John Huston, il film ha un discreto impatto emotivo ed alcuni momenti molto suggestivi, complici anche l' ambientazione africana ed un buon cast di comprimari. Perfetto Eastwood nel ruolo del regista cacciatore ; durante il declino finale sembra invecchiare da un inquadratura all' altra.
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