Regia di Abel Ferrara vedi scheda film
Mi sembra impossibile che un regista come Abel Ferrara non avesse niente di meglio da fare che organizzare questa pagliacciata insipida e così fuori dalle sue corde da sembrare surreale. Sarebbe come se Asimov avesse scritto un romanzo sugli italoamericani di New York, e sicuramente lo avrebbe fatto meglio di come Ferrara ha concepito e diretto questo brutto film, che non lega le scarpe a "Terrore dallo spazio profondo" di Kaufman, primo remake dell'"Invasione degli ultracorpi" di Don Siegel. Il film di Ferrara non coinvolge, non angoscia, non spaventa, non fa ridere, non fa piangere, non ha attori di grido né sconosciuti di valore: è insomma un polpettone senza sugo, condito con tutti i peggiori stereotipi del genere e di altri generi di minor valore, un film di serie Z realizzato con un budget da serie A: praticamente l'Inter della cinematografia americana.
Insignificante.
Lo ricordiamo tutti in "Full Metal Jacket". Molto meglio per lui.
Cosa è successo allo stupendo regista di "Fratelli"? Missing in action.
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