Regia di George A. Romero vedi scheda film
Uno scrittore e il suo doppio, un uomo e il suo gemello mai nato, un personaggio e il suo creatore e uno sciame di passeri a segnare il destino. Romero sembra credere solo fino a un certo punto a quello che ci racconta; più incline al realismo con risvolti politici non sembra troppo a suo agio con i contorcimenti psicologici immaginati da Stephen King, tanto che alla fine stanco di spararle grosse cerca di buttarla sul ridere. L'insieme, che appare poco controllato, ne risente anche se l'inventiva e la capacità di creare suspence del regista sono fuori discussione. In definitiva il film è poco riuscito ma vitale. Timothy Hutton in un ruolo sopra le righe se la cava egregiamente.
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