Regia di Brian De Palma vedi scheda film
Libera la tua mente e il tuo corpo la seguirà.
Nel sessantotto poteva accadere tutto, l’immaginazione era libera di creare pellicole del genere. Il primo lungo di De Palma è quello che deve essere un esordio al cinema, irriverente e imperfetto, ironico e teorico, eccessivo e sempre a fuoco. In quell’America post-Kennedy e pre-Nixon si combatte già in Vietnam come ci dice subito la faccia del comandante in capo dalla televisione. Cinquant’anni fa l’arte esplodeva in ogni angolo tutto si poteva fare e filmare e nulla si doveva vietare essere sempre pensanti e mai pesanti. Ogni energia doveva essere impiegata eroticamente o artisticamente e non ci poteva essere spazio per la guerra l’unica cosa da evitare fingendosi omosessuali o pazzi se necessario. Il regista comincia a svelare il meccanismo funzionale delle immagini il mostrare senza veli la manipolazione di quello che possiamo o non possiamo vedere. Mentre il flusso godardiano-citazionista ti travolge guardi il vouyer-artista De Niro per la prima volta all’opera come protagonista con il suo sguardo sulle donne e sul Vietnam prima che il montaggio intervenga. Vedi un’ altro cercare risposte logiche nell’assassinio di un presidente sapendo che chi le trova non potrà dirle a nessuno. Vedi l’altro affidarsi ai primi logaritmi informatici per trovare qualcuna da amare, dove l’amore diventa veramente libero e le comunità erano reali prima che diventasse tutto virtuale anche il sesso. Nuove onde, nuove arti, nuovo cinema. Pensiero e azione, fotografia e look-art, complottismo e censura di stato. Il regista seguira le orme del suo attore diventando il più grande guardone-artista del cinema. l'attore diventerà semplicemente il migliore.
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