Regia di Raffaello Matarazzo vedi scheda film
Per salvare il padre dalla rovina economica, una donna accetta di sposare senza amore un banchiere. Anni dopo il marito ha un incidente stradale, rimane paralizzato su una carrozzina e il medico che lo cura è proprio l’ex fidanzato della donna (che lei aveva lasciato senza dirgli il perché). Ma nell’auto l’uomo non era solo: con lui c’era l’amante, che è rimasta sfigurata e si rifà viva per chiedere un indennizzo. Per colpa sua l’uomo rimane ucciso accidentalmente, e del delitto viene accusata la moglie; alla fine tutto si chiarisce. La vicenda e il modo di raccontarla ricalcano gli altri melodrammi matarazziani con la coppia Nazzari-Sanson, e tuttavia il cambio dei protagonisti dà a questo film un’aria di freschezza: Girotti e la Pampanini si calano con intensità nei rispettivi ruoli di salvatore e vittima sacrificale e portano animazione all’interno di una trama contorta ma ben congegnata, con alcuni momenti toccanti (l’ultima sera passata insieme dai due fidanzati, prima che lei ceda al ricatto). Unica pecca, le troppe scene patetiche con la bambina in orfanotrofio.
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