Regia di Rob Cohen vedi scheda film
Opera tratta dal romanzo di Linda Lee Cadwell (moglie di Bruce Lee) che si attiene piuttosto fedelmente alla vera storia di Bruce Lee seppure con diversi momenti di pura fantasia (ad esempio Bruce Lee non si recò in America per fuggire ad una maledizione, ma per adempiere alla leva in modo da non perdere la cittadinanza americana, inoltre l’infortunio che rischiò di renderlo invalido se lo procurò in allenamento, credo sollevando pesi, e non nello scontro per decidere se poteva o meno insegnare agli yankee le arti marziali) e varie imprecisioni (nel film si dice che Lee era laureato in filosofia, quando, invece, abbandonò l’università dopo 2 o 3 anni di studio, inoltre il primo film di Bruce Lee non è “L’Urlo di Chen”, bensì “Dalla Cina con Furore”) oltre all’introduzione dell’elemento fantasy con il “nostro” che lotta contro i demoni che simboleggiano le sue paure.
La sceneggiatura (voto: 6) sfrutta troppo poco il vasto repertorio “filosofico” del mitico Lee, limitandosi a sviluppare il rapporto tra il protagonista e sua moglie. Credo che sarebbe stato più interessante incentrare la storia sul modo di pensare del “nostro” così da omaggiare il suo modo di pensare, piuttosto che introdurre la parte fantasy. Frettolosa la parte finale dove non si fa neppure riferimento ai due film (uno parzialmente incompiuto) diretti dallo stesso Lee.
La regia di Cohen (voto: 6.5) è sicuramente dignitosa pur non essendo magistrale, mentre è notevole la prova di Jason Scott Lee (voto: 8) non solo dal punto di vista recitativo, ma anche nelle movenze soprattutto se si considera che prima del film non era assolutamente un esperto di arti marziali. Buona la colonna sonora e i combattimenti. Più che sufficiente, ma si doveva fare meglio dal punto di vista della sceneggiatura e dei dialoghi. Voto: 6.5
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