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La valigia del boia

Regia di Arthur Dreyfuss vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La valigia del boia

di claudio1959
8 stelle

Buonissima riflessione amarissima e commovente sulla (in)utilità della pena di morte. Film diretto in modo splendido da Arthur Dreifuss.

Sylvia Syms

Birra ghiacciata ad Alessandria - Pattuglia disperata (1958): Sylvia Syms

Sylvia Syms

Birra ghiacciata ad Alessandria - Pattuglia disperata (1958): Sylvia Syms

Patrick McGoohan

Base artica Zebra (1968): Patrick McGoohan

locandina

La valigia del boia (1962): locandina

La valigia del boia Gran Bretagna 1962 la trama: Un uomo viene condannato alla pena capitale in seguito all’uccisione del fratello. Mentre inesorabilmente si avvicina il giorno dell’esecuzione, la moglie che ha una simpatia verso il secondino ospite, come lei in casa di una parente. (L’uomo è fermamente convinto della giustezza di applicare la pena di morte per reati gravi) . In seguito la donna divorata dal rimorso, confessa al direttore del carcere di essere stata lei la causa del delitto, essendo diventata l’amante del cognato. Il condannato però verrà giustiziato lo stesso, nonostante le nuove rivelazioni. La recensione: Devo dire che la valigia del boia è un gran bel film inglese diretto in modo asciutto, ma avvincente e con un buon ritmo da Arthur Dreifuss. Molto bravo nel ruolo del secondino Patrick McGoohan da me ammirato ne Il prigioniero importante serie televisiva britannica del 1967/1968. Mi è piaciuta anche l’interpretazione della delicata Sylvia Syms, attrice molto apprezzata da me in Birra ghiacciata ad Alessandria del 1958 diretto da J. Lee Thompson. Magnifici anche tutti, ma proprio tutti i coprotagonisti di questo film crudo e macabro, sono tutti schiavi del ruolo che gli tocca ricoprire, ma non sono persone cattive. Ho rivisto in quest’opera lo stile di Basil Dearden ed anche di Ralph Thomas registi inglesi che hanno contribuito a formare il mio gusto cinefilo. Una bellissima requisitoria della pena di morte e sulla banalità del male, visto non in modo morboso. Questo è un film a me totalmente sconosciuto e scoperto per puro caso e quindi merita di essere visionato e propagandato con il passa parola cinefilo. Una riflessione onesta e commovente sulla inutilità della pena di morte, con il punto di vista del secondino che cambia idea su questa punizione così tremenda e crudele. Il film è molto lugubre e pessimista, però ogni tanto qualche battuta ha il potere di spezzare la tensione latente ed indurre ad un timido sorriso ed allentare la cappa di negatività, in un bn eccezionale ed aderente alla drammaticità del film. Regia Arthur Dreifuss - Cast: Patrick McGoohan, Philip O'Flynn, Sylvia Syms, Hilton Edwards, Jack Cunningham, Dermot Kelly, Walter Macken

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