Regia di John Huston vedi scheda film
“La vita e i tempi del giudice Roy Bean” (come recita il titolo originale): un bandito autoproclamatosi “la legge a ovest del Pecos” e deciso a prendere molto sul serio il proprio ruolo, pur con qualche concessione agli interessi privati. Il personaggio, realmente esistito, era già stato portato al cinema da Wyler in L’uomo del West (1940), dove però era molto più sgradevole e finiva ucciso da Gary Cooper (uno dei pochi ruoli negativi per Walter Brennan). Qui, negli aurei anni ’70, viene presentato come un tipo pittoresco, che a suo modo contribuisce alla civilizzazione della frontiera ma poi ne rimane schiacciato: una storia simile a quella che poco prima aveva raccontato Peckinpah in La ballata di Cable Hogue. Bella interpretazione cialtronesca di Paul Newman; sceneggiatura di John Milius, scanzonata ma dal retrogusto malinconico; esordio di Victoria Principal, poi nota soprattutto per il telefilm Dallas; cameo di Ava Gardner nel ruolo di Lillie Langtry, un’attrice (anche lei realmente esistita) idolatrata da Bean che nell’ultima scena viene a visitare il saloon-museo a lei dedicato.
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