Regia di Luciano Ercoli vedi scheda film
Pellicola che prende le mosse con un omicidio particolarmente truculento e ben diretto (un uomo assassina una donna con un tirapugni su cui sono montate una serie di punte acuminate di ferro) che fa subito pensare di esser di fronte ad uno spaghetti thriller, ma che poi segue una via tutta sua (gli ultimi 15 minuti sembrano appartenere ad un film di azione!?) con un soggetto inverosimile sotto tutti i punti di vista (SPOILER: per quale motivo l’allucinogeno trasmette delle doti chiaroveggenti? x quale motivo l’assassino si adopera, in modo goffo, peraltro, per eliminare la protagonista quando la polizia ha catalogato la morte della sua vittima come suicidio? Che motivo ha il capo banda di spiegare tutte le sue malefatte alla protagonista a fine film e soprattutto per quale motivo decide di complicare le cose, quando sarebbe stato sufficiente uccidere l’assassino?). Attori (compresi coloro cui è affidata una piccola particina) stranamente (visto che non credo ci siano personaggi di primo piano) in palla tanto che le interpretazioni sono la parte migliore del film. Regia fiacca, tuttavia la colpa non è attribuibile solo ad Ercoli che qualcosa di buono qua e là lo tira fuori (omicidio iniziali, qualche gioco di immagini riflesse sulle lenti di occhiali o di vetri etc..), ma alla mediocrità del soggetto. Bruttina la colonna sonora di Gianni Ferrio. Evitare. Voto: 5=
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