Regia di John Sturges vedi scheda film
A Seattle, di prima mattina, tre poliziotti vengono uccisi: all’inizio il tenente Parker (McQ nell’originale) sospetta un potente narcotrafficante a cui dà la caccia da tempo, ma procedendo con le indagini si rende conto che c’è del marcio ai piani alti della centrale (in questo lo spettatore parte avvantaggiato, avendo visto che uno dei tre aveva ucciso gli altri due prima di essere fatto fuori a sua volta da uno sconosciuto). John Wayne ripropone il suo classico personaggio roccioso e alieno da garantismi, che ama agire al di fuori del controllo dei superiori, ma ormai deve inseguire il Callaghan di Eastwood, della cui saga erano già apparse le prime due puntate; la trama, poi, ricorda quella del francese La fredda alba del commissario Joss (in quegli anni andava di moda allungare inutilmente i titoli delle edizioni italiane). È in sostanza un western metropolitano, non a caso diretto da un esperto del genere come Sturges: un po’ meccanico negli sviluppi narrativi, esteticamente datato, con un bel finale nichilista in stile Il tesoro della Sierra Madre.
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