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Occhi di serpente

Regia di Abel Ferrara vedi scheda film

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La recensione su Occhi di serpente

di supadany
6 stelle

Abel Ferrara è sempre un regista da prendere con le pinze, un po’ perché sa essere geniale (quando vuole), un po’ perché a volte si perde nei meandri delle sue idee, quasi sempre importanti, ma non sempre sviscerate al meglio delle loro possibilità.

Eddie (Harvey Keitel) è un regista che si appresta a girare un nuovo film incentrato su una coppia che attraversa una crisi importante.

Protagonista maschile è Francis (James Russo), un suo vecchio amico, invece per il ruolo femminile si trova imposta dalla produzione la presenza di Sarah (Madonna), un’emergente starlette della televisione.

Sul set però le cose non vanno per il meglio, Francis infatti manifesta un’indole fin troppo violenta e l’arrivo sul di sua moglie non migliora affatto le cose.

 

 

Film strano, almeno per chi ha conosciuto ed amato il "primo" (e quasi leggendario) Abel Ferrara, meno per chi ha invece ha poi visto i suoi film più recenti (e spesso meno riusciti).

Infatti cambia l’orientamento del regista, qui impegnato in un “cinema nel cinema” che pare più estemporaneo che studiato a dovere passo per passo nel quale la tensione è più legati ai nervi che alla violenza sociale.

La cosa non sarebbe un danno a livello assoluto se tutto viaggiasse a menadito, purtroppo il meccanismo non funziona sempre a pieno regime, nonostante la mano del regista si veda (e si senta), almeno a strappi e soprattutto quando l’atmosfera si fa più tesa.

Buona l’idea di utilizzare una vera star, e piuttosto acerba di cinema, come Madonna (che poi funziona tutto sommato benone), poi Harvey Keitel fa con mestiere il suo e tutto sommato il “difficile” film viene portato a termine senza grosse problematiche.

Purtroppo però non scatta la scintilla, il talento si intravede, però le idee viaggiono a  corrente alternata e il risultato, secondo me, non è affatto malaccio, ma lascia anche più di un dubbio.

Quindi siamo di fronte ad un’operazione con ogni probabilità non indispensabile, ma anche assolutamente guardabile, il punto focale però è che da Abel Ferrara ci si aspetta(va) sempre qualcosa di più e purtroppo qui non arriva.

Soddisfacente, però con un pizzico di amaro in bocca.

 

Abel Ferrara

Interessante a sprazzi, spazia dal geniale al banale senza molta continuità.

Però i buoni spunti sono maggiori degli inciampi.

Harvey Keitel

In parte, determinato ed attento come (quasi) sempre gli succede.

Sicurezza.

Madonna

In parte in tutti i sensi e per certi versi quasi sorprendente.

James Russo

In parte, nel complesso quasi discreto.

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