Regia di Tonino Ricci vedi scheda film
Il sub Andres fa naufragio al largo delle Bermude. Dato per disperso, compare dopo alcuni mesi su un'isola poco distante, perfettamente in salute ma privato delle più recenti memorie. Tornando sul luogo del misfatto, Andres scopre verità inquietanti e misteri profondi, ben seppelliti sotto le irrequiete acque del posto.
Tonino Ricci, che pure si era dedicato fino a quel momento ai più disparati generi cinematografici, comincia da qui a firmarsi con lo pseudonimo Anthony Richmond: segno evidente di una svolta, di un'involuzione artistica che porta il regista a girare prodotti puramente alimentari senza la minima ispirazione. Sceneggiatura di Teodoro (il suo vero nome) Ricci, di Mauricio Melchiorre e di Fernando Galiana (di quest'ultimo, solo, il soggetto); già da questi cognomi si intuisce la co-produzione fra Italia, Spagna e Messico che sta dietro l'opera. Si tratta essenzialmente della solita cartolina esotica con in aggiunta il fascino del mistero - nulla di nuovo, a tutti gli effetti, un film sul triangolo delle Bermuda - e qualche scena d'azione a completare il 'piatto completo' per lo spettatore da discount cinematografico, dalle poche pretese insomma. Janet Agren, Pino Colizzi, Andres Garcia, Arthur Kennedy e Cinzia Monreale sono gli interpreti centrali del cast, non esattamente nomi di grande richiamo; lavoro (abbastanza) di qualità invece per quanto riguarda Stelvio Cipriani, autore della colonna sonora. Sfoggio modestissimo di effetti speciali, culminante nella sequenza sanguinolenta conclusiva, girata in maniera un po' approssimativa. Da segnalare ovviamente anche le nette ascendenze con il recente successo al botteghino de Lo squalo (Steven Spielberg, 1975). 2/10.
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