Regia di Lewis Teague vedi scheda film
Piccola sopresa questo “filmetto” ottimamente interpretato da un cast di attori in palla e ben diretto dal mestierante Lewis Teague. L’opera si divide in tre episodi (tenuti uniti dalle vicende di un gatto tigrato), due dei quali tratti dall’antologia “Scheletri” di Stephen King (che qui firma anche la sceneggiatura), il terzo, invece, è un soggetto originale. Occorre dare atto al regista e a King di esser stati in grado di proporre tre corti tutti piuttosto validi e divertenti. Il primo si basa sul soggetto più bizzarro e grottesco dei tre, ed è un gioiellino almeno sino agli ultimi 4-5 minuti (il finale è tirato via). Tesissimo il secondo (forse il migliore dal punto di vista della regia), con Teague veramente bravo a generare un senso di angoscia nello spettatore, fancendolo immedesimare con il protagonista impegnato a camminare su un cornicione a decine e decine di metri dal suolo.
Si sconfina decisamente nel fantastico nel terzo e concluisvo episodio (il più curato per quel che concerne le atmosfere), con una curiosa creatura (una specie di mostruoso gnomo malefico) creata da Rambaldi impegnata contro un gatto: il ring dello scontro è la camera di una bambina…
In conclusione, ci troviamo davanti a un’opera assai divertente e con una fortissima dose di ironia. Decisamente riuscito, anche se di difficile catalogazione (per intenderci, non è un horror). Voto: 7.5+
La parte conclusiva del primo episodio e poc'altro.
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