Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film
Ottimo Lizzani
Il libro omonimo, da cui è tratto, di Luciano Biancardi, è abbastanza ostico, anche se formalmente elegante.Lizzani invece sfronda nel film la sua parte più retorica e ampollosa, allestendo una confezione più scorrevole e firmando forse uno dei suoi lavori migliori.La fabbrica dove Luciano lavora, lo licenzia e proprio in quel giorno , la miniera esplode per un incidente, causando la morte di 43 operai.Venuto a Milano per vendicarsi della CIS, Luciano finisce per diventarne un importante manager.La metropoli ha il suo fascino soprattutto per chi viene dalla provincia, e può ammaliare e irretire anche un rivoluzionario,bombarolo in pectore,Il mitico Tognazzi,fino a fagocitarlo completamente e a trasformarlo da proletario arrabbiato a borghese conformista e capitalista,con tanto di amante.L'ossimoro apparentemente incomprensibile, tra l'idealismo teorico da una parte e il cinico pragmatismo dall'altra,sono due facce della stessa medaglia, è l'evoluzione stessa del personaggio,la sua per cosi dire "maturità".Come recita testualmente una canzone di Ligabue, si nasce incendiari e si muore pompieri ed è quello che succede al nostro protagonista
Ottimo lavoro
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