Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film
Un provinciale (Tognazzi) si reca a Milano con intenzioni dinamitarde per fare esplodere il Pirellone. Finisce invece per creare slogan pubblicitari e perdere la bella ragazza (Ralli) che ne condivide le motivazioni insurrezionali.
Pasticcio tratto dal romanzo di Luciano Bianciardi, che in chiave grottesca sulla rivolta antiborghese e visionaria, racconta la traiettoria di un uomo qualunque che passa dalla rivoluzione al conformismo. Lizzani cura poco i particolari, ricorre a moltissime ellissi narrative e si preoccupa pochissimo del montaggio, che sembra addirittura caotico. Dietro la trama rapsodica si scorgono intenzioni stimolanti e suggestioni che ricordano le riflessioni di Vance Packard sui 'persuasori occulti'. Tognazzi e i suoi comprimari - tra i quali figura un giovane Enzo Jannacci - non sfigurano ma l'intera operazione soffre di troppi limiti estetici.
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