Regia di Giuseppe De Santis vedi scheda film
Traversie sentimentali di una bella ragazza del popolo: si fidanza con un marinaio che deve imbarcarsi, lavora per un fotografo che la seduce, tenta il suicidio, accetta la corte di un facoltoso spasimante che la considera come un trofeo, ha un ultimo incontro con il marinaio e infine si ritrova sola. Nella prima mezz’ora è una commedia neorealista, poi diventa un melodramma: toni popolari alla Matarazzo (sotto la cui direzione Girotti e la Pampanini si ritroveranno insieme in Vortice e dai cui film proviene Nazzari, qui in un ruolo insolitamente sgradevole), vaghe coloriture sociali come di consueto in De Santis, finale aperto alla speranza in accordo con lo spirito dell’epoca.
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