La decisione di un industriale di far pedinare la moglie, nella speranza che qualche sua infedeltà gli offra il pretesto per ottenere il divorzio e possa quindi sposare un'indossatrice di cui si è invaghito, è la mossa da cui prende l'avvio la descrizione di un contesto di relazioni illecite, ricatti, furti, omertà e scandali soffocati. Il punto d'arrivo di questa situazione sarà un omicidio.
Note
Il ritratto di questo ambiente corrotto sotto un'apparenza perbene è tratteggiato con un'attenzione rimarchevole. Manca però al film il vigore necessario per trasformare una sia pur apprezzabile denuncia nello stimolo ad una benefica presa di coscienza.
Ritratto di borghesia in nero con cui Monicelli, partendo da un soggetto di Ivo Perilli, a sua volta ispirato ad un triste fatto di cronaca, anticipa molto del cinema a venire, soprattutto nel descrivere l'insoddisfazione, la noia, la frivolezza e la vacuità di un mondo compiaciuto ed esibizionista in cui ognuno "ha le sue porcherie da nascondere."
L'investigatore Dalpra' (Cressoy) viene invitato da un ricco imprenditore a sorvegliare la moglie,sospettata di adulterio.Entrato nell'alta societa' ,l'investigatore inizia a ricattare alcune donne di cui scopre la vita dissoluta.Grezzo,sanguigno nella costruzione dei caratteri,non privo di acume nell'analisi sociale e nello scavo della psicologia femminile,LE INFEDELI,ultimo film firmato… leggi tutto
L'ultima collaborazione fra Monicelli e Steno, dopo una serie di commedie (fra cui quattro film con Totò), è un prodotto atipico per entrambi i registi anche considerando il complesso delle loro future - e lunghe - carriere. Le infedeli è infatti un noir psicologico che ruota attorno alla figura di un inaffidabile detective privato, fascinoso e scaltro, portavoce di alcuni… leggi tutto
L'investigatore Dalpra' (Cressoy) viene invitato da un ricco imprenditore a sorvegliare la moglie,sospettata di adulterio.Entrato nell'alta societa' ,l'investigatore inizia a ricattare alcune donne di cui scopre la vita dissoluta.Grezzo,sanguigno nella costruzione dei caratteri,non privo di acume nell'analisi sociale e nello scavo della psicologia femminile,LE INFEDELI,ultimo film firmato…
È un buon film, contenente in nuce diversi temi di critica (se non di satira) sociale, che saranno meglio sviluppati da Monicelli (il quale lo diresse da solo, nonostante il doppio nome in calce alla regia) nelle sue successive commedie all'italiana. Il filo "giallo", che si appunta sulla scomparsa di una collana, è un flebile pretesto per descrivere l'ipocrisia del bel mondo romano agli inizi…
Notevole analisi di costume firmata per esigenze contrattuali da Steno e Monicelli ma diretta unicamente dal secondo: cast pregevole, specie nei ruoli femminili, e una capacità di introspezione psicologica non da poco.
'Le infedeli', anche grazie alla precisa sceneggiatura siglata da Monicelli, Steno, Brusati e Ivo Perilli, mette alla berlina con una notevole acutezza i vizi privati…
L'ultima collaborazione fra Monicelli e Steno, dopo una serie di commedie (fra cui quattro film con Totò), è un prodotto atipico per entrambi i registi anche considerando il complesso delle loro future - e lunghe - carriere. Le infedeli è infatti un noir psicologico che ruota attorno alla figura di un inaffidabile detective privato, fascinoso e scaltro, portavoce di alcuni…
e spesso non me ne accorgo. lei magari non è che si adoperi molto per palesarsi, ma c'è. so che c'è. deve esserci. è una ricerca continua, della quale non mi devo stancare. è un'amica…
la vita può essere così..... ingiusta. un giovane bello e aitante lavora per un'agenzia d'investigazione. un giorno capita un signore distinto che chiede che venga seguita la moglie. naturalmente tutti credono che la signora abbia un'amante, ma invece il marito una volta pedinata e risultante candida di reputazione, s'inalbera e arriva a pagare 300mila lire perchè venga…
Sceneggiato oltre che dai due registi anche da Franco Brusati, poi diventato eccellente regista cinematografico e commediografo di talento. Buona storia e critica sociale, anche se lo zampino sfiora solo la superficie. Si avventura nell'orizzonte femminile, cosa alquanto rara per il nostro cinema e riesce a tratteggiare figure, alle volte ovvie, ma spesso interessanti e significative, sembra un…
Occhi inclassificabili..e quindi bellissimi..gli occhi del cinema italiano.Un'attrice brava, ripeto, senza protezioni ed un carattere esente da divismo, che magari l'avrebbe aiutata molto.Poi ha fatto teatro, ed…
Non metterà totalmente alla berlina la faccia nascosta dell'alta borghesia, ma un sonoro schiaffo su quella lustra e scoperta lo assesta come si conviene. L'inizio trae in inganno: quel che appare come un semplice marito geloso smanioso di trovar conferme alle proprie fantasiose congetture riguardanti le presunte scappatelle della moglie - che noi vediamo all'inizio rivolgersi vergognoso ad una…
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Commenti (2) vedi tutti
Ritratto di borghesia in nero con cui Monicelli, partendo da un soggetto di Ivo Perilli, a sua volta ispirato ad un triste fatto di cronaca, anticipa molto del cinema a venire, soprattutto nel descrivere l'insoddisfazione, la noia, la frivolezza e la vacuità di un mondo compiaciuto ed esibizionista in cui ognuno "ha le sue porcherie da nascondere."
commento di degoffroUn classico del nostro cinema.
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