Regia di Jean-Pierre Melville vedi scheda film
VOTO 7,5 TESO (Tv 4 Aprile 2011) Le Circle rouge è un polar a tesi, implacabile e chiaramente senza vie d'uscita nel suo pessimismo infinito, "Gli uomini sono tutti colpevoli". L'autore infatti apre la storia con una citazione per poi dimostrarla empiricamente con il rigore del suo stile cinematografico e poetico, non si scappa dalla visione melvilliana, dove l'amicizia rimane una delle poche soluzioni per combattere la triste desolazione umana. Meno stilizzato ma più rigoroso e meno facile di Le Samourai, questo film è immerso in un'assenza di colori vivi, dove l'inverno domina le luci e le anime avvolgendo gli attori e le loro azioni meccaniche e irrisolte (filmate magistralmente, come non citare la rapina). La forma e lo stile accompagnano così i contenuti in maniera perfetta ma non raggiungono i livelli di Frank Costello, enfatizzando la missione d'autore ma lasciandomi un po' freddo e distaccato, manca quel non so che... Sarà la prima visione, sarà la versione italiana più corta di 30 minuti, ma l'ho trovato sopravvalutato, nella mia personale classifica dell'autore è al terzo posto subito dopo Le Samourai e Lo spione/Le doulos. Grande sfoggio di auto americane, chissà che incazzatura Renault e soci!
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