Regia di Jean-Pierre Melville vedi scheda film
Tra noir e poliziesco, "I senza nome" è un efficace, asciutto racconto di un sodalizio criminale tra un ex poliziotto, un neo evaso ed un detenuto che ha scontato la sua pena ed è stato appena rilasciato. Un tezetto ben interpretato rispettivamente da Yves Montand, Gian Maria Volontè ed Alain Delon che si dimostrano all'altezza delle loro capacità attoriali. Peccato che altrettanto non si possa dire della sceneggiatura, a volte con qualche paradossale risvolto (dall'auto dei due fuggitivi che esce illesa da un pantano biblico fino alla facilità e naturalezza del loro primo incontro, ad arrivare ad un assurdo episodio in cui l'evaso Volontè viene rinchiuso nel bagagliaio continuando a fumare come nulla fosse). Ciò non inficia più di tanto comunque l'efficacia del racconto di una rapina organizzata con meticolosa precisione dai tre, continuamente inseguiti dal commissario Mattei (un ottimo Andrè Bourvil al suo ultimo film). Un film scarno, quasi essenziale come i dialoghi (i tre parlano tra loro il minimo indispensabile) con un finale che rimescola le carte in tavola con una certa abilità facendo recuperare punti dopo una partenza spesso farraginosa.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta