Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film
Non è ancora finita l'esperienza neorealista,ancora feconda di grandissimi titoli, che nel glorioso filone si inserisce prepotentemente il film del giovane Lizzani.Una sorta di cronistoria minuziosa di vari episodi della Resistenza ai nazisti nella periferia genovese tra il 1943 e il 1944,ispirata da fatti veri.L'impatto visivo è forte,alcune sequenze sembrano guardare con deferenza a quello che filmano oltreoceano cercando di rielaborarne la lezione e la competenza.Dal punto di vista dei contenuti invece c'è qualche obiezione da fare:la storia dei vari partigiani si frammenta in tal modo che diventa dispersivo seguire tutte le varie sottotrame.E poi c'è da rilevare una certa manichea distinzione tra partigiani,fascisti che disertano e combattono contro altri italiani e i tedeschi.Lungi da me qualsiasi istanza revisionistica ma Lizzani schematizza troppo le posizioni in campo senza indagare troppo sulle ragioni degli italiani in campo dalle diverse parti della stessa barricata..D'altra parte la compiutezza di stile si traduce in sequenze vigorose ma che danno al film quasi un sapore documentaristico e i vari personaggi ,tutti equivalenti tra loro in pratica,raramente assumono statura drammaturgica apprezzabile.Probabilmente il Lizzani di questo film pecca per eccesso di generosità non riuscendo a evitare la sensazione che tutto il film sia un esemplificazione pratica di quella che era la solidarietà tra italiani contro l'invasore nazista.Singolare la forma di finanziamento,da vero film neorealista:il tutto è stato finanziato da una cooperativa di operai genovesi e la presenza di alcuni attori noti(tipo la Lollo che non fornisce tuttavia una prova da ricordare) nella miriade di personaggi di questo film serviva solo per dargli maggiore risonanza e maggiori possibilità di incassare visibilità e soldi.....
la regia pur essendo un opera prima è notevole
si impegna
non male
non incide
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