Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Werner Herzog ha da sempre un debole per i personaggi "bigger than life" a confine tra grandezza e follia come l'atleta/intagliatore svizzero Walter Steiner, di cui seguiamo la stagione di gare 1973/1974. Saltare con gli sci sempre più lontano, sempre più in alto, è per Walter una ragione di vita, il sogno che faceva bambino tra i banchi di scuola, una missione da fare in solitudine e contro tutti (la natura, le cadute, i giudici di gara rigidi e limitati, il pubblico delle gare..).Ogni volo è una visione è una "sospensione" nel tempo grazie alle camere high speed, una "contrazione" come quella che lo sportivo avverte nella testa nel momento del salto.L'energia primordiale dei salti in parte si trasmette anche le sculture ruvide e tirate via dal legno che Steiner intaglia.Herzog alterna a interviste e coperture, salti che sono suggestioni cristallizzate, aperture verso l'infinito (grazie anche alle belle usiche die Popul Vuh), anche se si tratta solo di gare di sci,in quel miscuglio tra realismo e romanticismo che è forse il tratto dominante del regista tedesco.Consigliatissimo.
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