Regia di Luis Garcia Berlanga vedi scheda film
Può succedere con frequenza che un attore arrivato ad un certo punto della sua carriera sia estremamente desideroso di fare il salto di qualità con qualche lavoro che gli dia la possibilità di interpretare un personaggio di spicco.
Questa voglia non ha di certo risparmiato Manfredi che, sfruttato essenzialmente per ricoprire ruoli di contorno che gli diedero una certa notorietà, voleva dimostrare di essere in grado di sapersela cavare anche con quelli più importanti.
In Italia non erano tanto propensi a puntare in maniera sostanziale sul suo talento.
Fu il regista spagnolo Luis García-Berlanga ad affidargli delle responsabilità importanti nel suo film ''la ballata del boia".
E manfredi ripagò la sua fiducia con una bella interpretazione con la quale mise in luce le ansie e le frustrazioni di un uomo che, per guadagnarsi da vivere, è costretto a svolgere un mestiere cruento(quello del boia) per il quale non prova alcun tipo di trasporto.
E allora lo vediamo agitarsi sempre di più man mano che si avvicina il giorno in cui deve eseguire la sua prima condanna a morte.
A nulla serviranno gli incoraggiamenti del suocero che lo invita a calmarsi dicendogli che nella vita alla fine ci si abitua a fare qualsiasi cosa.
Niente da fare, il suo cuore in quel momento palpita soltanto per una speranza ben precisa: fare a meno di uccidere nell'immediato futuro per merito di una possibile grazia che potrebbe interessare l'uomo che deve giustiziare. Tale desiderio verrà ben presto infranto da un destino che lo vuole mettere senza indugi di fronte ad una prova cosi difficile ed intricata.
Riuscirà a superarla compiendo degli sforzi notevoli che avranno delle ripercussioni negative sul suo stato di salute fisico e mentale.
La vita a volte è amara e beffarda perchè ci costringe a fare delle scelte che, pur trovando disdicevoli, dobbiamo seguire fino in fondo per evitare di cadere in miseria.
''La ballata del boia'' è un buon film che vuole mettere in evidenza proprio questa triste ma innopugnabile verità.
Esistono molteplici opere cinematografiche che hanno trattato lo stesso argomento.
Penso, ad esempio, a quella di Vittorio De Sica ''il Boom'', che ci parla di un individuo disposto a cedere il suo occhio sinistro in cambio di una somma di denaro non indifferente.
Oppure a quella di Elio Petri ''i giorni contati'' ,in cui è possibile vedere un bravo Salvo Randone nella parte di un personaggio che,per ragione economiche, è disposto a farsi infliggere delle ferite con la speranza che possano dargli la sembianza di un uomo investito che può pretendere di essere risarcito per i danni subiti.
Film di indiscutibile valore quelli che ho segnalato.
Ritorno a concentrarmi su quello del regista spagnolo per rimarcare con ancora più convinzione che fu molto importante per Manfredi perchè grazie ad esso fece ricredere molti scettici sul suo conto. Possiamo dire che è partita proprio da lì la sua scalata verso quel successo che ha ottenuto forgiando diversi personaggi degni di nota.
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