Regia di Michael Gordon vedi scheda film
Ritratto in nero ottimo thriller noir con una Lana Turner sempre splendida e misteriosa ed una Sandra Dee al contempo angelica e soave, sarà lei a far saltare il tappo del piano criminale.
Ritratto in nero (1960): locandina
Ritratto in nero (1960): Sandra Dee, John Saxon
Ritratto in nero (1960): Sandra Dee
Ritratto in nero (1960): Lana Turner
Ritratto in nero Stati Uniti 1960 la trama:Siamo a San Francisco Sheila è la moglie del ricchissimo armatore Matthew Cabot ed è al contempo l’amante di David Rivera il medico del marito. I due architettano un piano per assassinare Cabot, ma il Diavolo ci mette la coda, perché Il segretario Howard Mason segretamente innamorato di Sheila ha dei sospetti sulla tresca criminale. Alcune lettere anonime ricevute dalla donna inducono David ad ucciderlo. I due amanti sono convinti di avere ormai campo libero e si preparano a cambiare vita ed iniziare una nuova esistenza. Cabot ha avuto una figlia di primo letto Cathy, che incomincia a sospettare la verità. La recensione: Ritratto in nero (Portrait in Black), finalmente i distributori italiani hanno tradotto in modo corretto, è un buon thriller intinto nel melo’classico diretto con mestiere da Michael Gordon, un film che mantiene alta la tensione e l’interesse dall’inizio alla fine, da sottolineare gli splendidi titoli di testa di alta qualità grafica. Non è un capolavoro, però ricorda lo stile di due grandi cineasti Alfred Hitchcock e oserei dire anche Billy Wilder “La fiamma del peccato”. Un film nero come la pece ed affascinante, con molti dettagliati colpi di scena, tutti consoni. Lana Turner in versione dark lady stile anni quaranta interpreta magistralmente Sheila Cabot la moglie fedifraga. Anthony Quinn è il dottor David Rivera che per amore della donna intraprenderà la strada della perdizione, Richard Basehart è Manson il segretario destinato a fare una brutta fine, la dolce Sandra Dee la figliastra di Sheila, sarà decisiva per incastrare gli amanti maledetti, da citare nel ruolo dell’autista di famiglia indebitato con gli strozzini il bravo Ray Walston indimenticabile in una delle più belle commedie di Billy Wilder “Baciami, stupido” del 1964, per finire onore al merito a Lloyd Nolan il marito vittima del piano diabolico Matthew Cabot, da me particolarmente apprezzato in età matura in “Hannah e le sue sorelle” del 1986 di Woody Allen. La fotografia un colore luminosissimo la dobbiamo al mitico Russell Metty, collaboratore fedele di Douglas Sirk, le musiche potenti e drammatiche di Frank Skinner, la scenografia degna di essere citata di Richard H. Riedel. Un film che si mantiene bene ed è ancora altamente godibile, il bel cinema americano degli anni sessanta, in quell’epoca anche i B-movies erano girati bene ed è giusto ogni tanto guardarsi indietro e dare il giusto valore ad opere non di prima punta, ma assolutamente degne di essere riviste, naturalmente in copie restaurate e con il doppiaggio d’epoca, oppure anche il lingua originale con i sottotitoli. Voto 8 Interpreti e personaggi Lana Turner: Sheila Cabot Anthony Quinn: dr. David Rivera John Saxon: Blake Richards Richard Basehart: Howard Mason Sandra Dee: Cathy Cabot Anna May Wong: Tawny
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