Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Buon thriller, di derivazione argentiana, che dimostra il buon mestiere di Fulci (1927-1996), artigiano della macchina da presa, capace di buone cose quando può contare su budget decenti. Qui il marchingegno è ideato con intelligenza, anche se, rispetto alle trame originali di Dario Argento, la svolta che dovrebbe essere a sorpresa, risulta abbastanza prevedibile.
Fulci, regista indubbiamente derivativo, quando ha potuto, ha saputo dimostrare di essere in grado, se non di inaugurare un filone, di sfruttarne sapientemente il successo. È quanto succede anche per Sette note in nero, che, insieme a Non si sevizia un paperino, è uno dei lavori migliori della sterminata filmografia del regista romano.
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