Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Virginia (Jennifer O'Neill), moglie di un nobile toscano (Gianni Garko), possiede sin dall'infanzia doti extrasensoriali: da bambina, infatti, aveva previsto in una visione il suicidio della madre e adesso, a diciotto anni di distanza e appena sposata, una nuova visione (una donna murata in un casale di proprietà del marito) arriva a scuoterne l'equilibrio: al ritrovamento del cadavere l'uomo viene arrestato, ma la verità deve ancora venire a galla... Thriller parapsicologico diretto da Fulci dopo La pretora e scritto dagli esperti Roberto Gianviti e Dardano Sacchetti, in cui il regista romano evita con accortezza le derive più grandguignolesche del genere per concentrarsi sul fascino delle atmosfere: la narrazione si snoda sinuosa ed avvolgente tra visioni premonitrici e flashback, tasselli enigmatici dell'onirica ed inquietante vicenda, che si dipana in uno sfrenato delirio di primi e primissimi piani (gli occhi di Jennifer O'Neill, la luce rossa, la sigaretta accesa, il posacenere blu, lo specchio infranto...), apoteosi del dettaglio e dei carrelli ottici, elegia dello sguardo, ipnotico e terrorizzato. Un film sugli inganni della percezione, sulla (pre)cognizione della realtà, devastante negli improvvisi e spasmodici sussulti della tensione e nei giri di giostra della visionarietà, che Fulci dispensa con mano sicura e macabre suggestioni (nonostante l'ispirazione non appaia sempre a fuoco e per lo spettatore più smaliziato non sia impresa così ardua intuire quale arcano mistero muova la vicenda...), coadiuvato da un cast ispirato (da Jennifer O'Neill a Gabriele Ferzetti, da Gianni Garko a Marc Porel e Jenny Tamburi) e dal prezioso contributo della fotografia di Sergio Salvati. Una "nota" di merito, infine, alla splendida With You cantata da Linda Lee durante i titoli di testa, perla zuccherosa dell'efficace colonna sonora (di cui si ricorderà il Tarantino di Kill Bill) curata da Vince Tempera, Fabio Frizzi (fratello del presentatore televisivo Fabrizio Frizzi) e Franco Bixio (figlio del compositore Cesare Andrea, l'autore, tra l'altro, di Parlami d'amore Mariù e delle musiche del primo film sonoro italiano, La canzone dell'amore di Gennaro Righelli).
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