Regia di Mary Lambert vedi scheda film
Adattamento di uno dei romanzi più famosi e riusciti di Stephen King, "Pet Sematary" tratta dell'ineluttabilità della morte e della sua necessaria accettazione, pena l'incorrere in un'esistenza infelice e nelle spiacevoli conseguenze che questo rifiuto di confrontarsi con la nostra transitorietà su questo mondo comporta. La storia della famiglia Creed e del suo sciagurato tentativo di opporsi alle leggi della natura sono un ammonimento a non dare per scontata la vita e a prepararsi (e a preparare anche i bambini, per quanto spiacevole possa essere) ad affrontare i lutti che inevitabilmente sperimenteremo. Ma è anche una riflessione riguardo all'influenza pervasiva del passato sulle nostre azioni presenti e sulla necessità di imparare dagli errori per non ripeterli. La regista Mary Lambert dirige adeguatamente un film estremamente triste e fortemente inquietante, in cui si è assaliti da una continua sensazione di catastrofe imminente e con impennate orrorifiche non indifferenti, gravido di atmosfere malate e con sequenze in grado di regalare più di un brivido. I principali difetti sono rappresentati da un cast non completamente all'altezza del materiale trattato, da una sceneggiatura che non approfondisce a dovere le caratterizzazioni dei protagonisti e da una regia che poteva osare di più, lasciando il dubbio che se il progetto fosse stato affidato a un maestro dell'horror come John Carpenter, coadiuvato da qualche nome di grido per quanto riguarda il parco attori, si sarebbe potuto assistere ad un grande film.
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