Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Una corsa insensata con il tempo, con il film di Tornatore, quando le idee al cinema corrono parallele, ed è successo diverse volte sia in Italia che all'estero e una delle due o tre operazione va bene le altre da dimenticare, o quasi. Scola con la forza della sua presenza e della sua personalità correva quasi tranquillo con un cast anche importante ed il risultato che è venuto fuori non è da buttare, ma sa di prevedibile e con idee prese da molte parti. L'effetto nostalgia non arriva nel gradino giusto e gli sprazzi poetici qua e là sparsi vanno a perdersi anche per un gusto di pubblico facile , ma ormai smaliziato e che conosce quali sono i trucchi e le verità. Già in fase di sceneggiatura è solo il regista e questo gli fa mancare il rapporto di confronto e bilanciamento che ha sempre avuto. La direzione di fotografia di Tovoli è eccellente , ma stona con la messa in scena e la recitazione.- Interpreti di primo piano abbastanza sprecati, come Troisi e la Vlady: si vuole fare una parabola sulla crisi del cinema, ma viene fuori solo un discorso artificioso; si sente dappertutto la presenza di Scola che invade la scena nella persona di Mastroianni, anche se con molto affetto. L'energia e la forza dei sentimenti e del cinema non sta d casa qui, anche con le migliori intenzioni.
Una storia simbolica che non in grana, messa nel film
un po' prevedibile
Una regia con tanta volgia di nostalgia che intralcia il percorso cinematogrfaico, facendo perdere la vera ispirazione
Quasi nei panni del regista, bravo e leggero come sempre
Poeticità quasi lunare, ma estranea al film
Un'icona che rappresneta il cinema, bellissima e tenera
Il migliore in campo, era ora che si fossero accorti di lui
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