Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Ancora una volta Scola tocca le corde della nostalgia con la dovuta leggerezza ed al contempo ci regala una personale antologia del cinema con citazioni a piene mani da grandissimi classici (da Metropolis a La grande guerra, da Effetto notte a Miracolo a Milano). Certo però che questa carrellata di omaggi finisce per sembrare soltanto un pretesto per allestire un film senza grandi idee e caratterizzazioni degne di un signor cast. Anche il finale piuttosto felliniano non convince.
Il cinema Splendor è in crisi e chiude. Per il proprietario (Mastroianni), che ha vissuto e sognato lì tutta la sua vita, è tempo di amari bilanci.
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