Regia di Giuseppe Colizzi vedi scheda film
Prima ancora di diventare una delle tante accoppiate vincenti del botteghino d'Italia ( e all'estero, perchè i loro film si vendevano benissimo sui mercati mondiali), Terence Hill e Bud Spencer fecero due western più tradizionali e meno buttati sulla farsa d'azione: "La collina degli stivali" e "I quattro dell'Ave Maria", entrambi diretti da Giuseppe Colizzi. Venuto dopo l'onda lunga dei neoclassici leoniani e i vari "Sartana", "Django" e "Sabata", il film di Colizzi propone un clichè del genere, con il gruppo di pistoleros tutto sommato dalla parte dei buoni che si unisce a poco a poco, dopo aver rischiato di spararsi l'un l'altro, fino a una resa dei conti conclusiva con i "bad guys" di turno. "I quattro dell'Ave Maria" evita appunto di accentuare le parti violente, traducendole in risse che anticipano i toni della serie fortunatissima di Hill & Spencer, ricicla un simil-Tuco per Eli Wallach, e immette un nero per essere originale. Incassi alti all'epoca, confezione decorosa, forse qualche minuto di meno in metraggio avrebbe fatto bene.
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