Regia di Stuart Rosenberg vedi scheda film
Solido film carcerario con un Paul Newman nel fiore della carriera. Fotografata benissimo da Conrad L. Hall (l'operatore, tra gli altri, di Butch Cassidy), l'opera di Rosenberg ha purtroppo un impatto diluito rispetto a quello che ebbe nel 1967. Resta l'inno a una personalità anarchica ed indomita, ad un perdente che non si dà mai per vinto. Da vedere con la sequenza reintegrata (anche se non doppiata) della bitumatura della strada.
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