Regia di William Wyler vedi scheda film
Frettolosamente etichettato e ricordato come un colosso mangia-Oscar memorabile più che altro per la spettacolare sequenza della corsa delle bighe,"Ben-Hur",tratto dal celeberrimo romanzo di Lee Wallace,è già un remake,dato che ne fu girata una versione negli anni Venti.Ma questo film,vincitore di 11 Oscar,è in realtà un dramma epico più complesso (e discutibile,anche,se si vuole) che merita altra considerazione:impregnato di riflessi omoerotici nei rapporti di Giuda Ben-Hur con il centurione Messala,antico amico e nuovo nemico e con il console salvato nel naufragio della galera dove era imprigionato il protagonista,il kolossal intesse un particolare parallelo tra la vicenda del nobile ebreo caduto in disgrazia e l'avventura terrena del Cristo,incrociando a più riprese le loro strade.Charlton Heston,per quanto impresentabile a livello umano,con il suo sostegno alle lobby delle armi,conferma qui di essere stato forse un modello unico come interprete ideale di film epici,e rende onestamente un'interpretazione sentita e memorabile,del cast va ricordato anche l'aspro risentimento del Messala di Stephen Boyd.E con questo megamelò con cornice storica non è difficile emozionarsi per la carica debordante dei colori,della magnificenza delle scene,per la corposa fibra del racconto:è spettacolo.
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